Vespa o calabrone? Questo è il dilemma. Entrambi sono molto pericolosi per l’uomo e spesso vengono confusi. La loro puntura non è solo fastidiosa, ma provoca dolore, arrossamento e gonfiore, tutti sintomi da non sottovalutare. Questi insetti cercano luoghi sicuri per nidificare, come sottotetti, grondaie, balconi, cassonetti delle tapparelle, zone molto vicine a noi e alla nostra quotidianità. Di fronte a vespe e calabroni è importante agire con cautela e scegliere la soluzione migliore per evitare conseguenze gravi.
Vespe e calabroni appartengono alla stessa famiglia d’insetti Vespidae, ordine Hymenoptera. Entrambi hanno un pungiglione e vivono in colonie costituite dalla regina e dalle operaie. La prima si occupa di deporre le uova, le seconde curano il nido. Anche il loro periodo di “attività” è lo stesso, infatti sono insetti attivi dalla primavera all’autunno. In inverno la maggior parte muore, sopravvivono solo alcune regine (dopo la fase di fecondazione). Ognuna cerca un rifugio per sopravvivere alla stagione fredda, entra in letargo (diapausa) e si risveglia quando le temperature si alzano, tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera.
Nonostante il loro colore sembri uguale, in realtà le vespe sono di un giallo brillante e un nero molto più intenso, invece il calabrone ha una colorazione tendente al giallo e al marrone rossastro. Le differenze più importanti sono quelle inerenti alle dimensioni e all’aggressività: le vespe sono più piccole (1-1,5 cm) e più aggressive, mentre i calabroni hanno un corpo più massiccio (2,5 – 3,5 cm) e generalmente sono meno impulsivi, attaccano con decisione solo se disturbati.
Vespe e calabroni sono un rischio per la salute. Entrambi hanno un pungiglione che possono utilizzare più di una volta. Quando pungono iniettano un veleno composto da tossine, enzimi e ammine biogene. La loro puntura può provocare due tipologie di reazioni, una locale o una allergica: la prima è quella più comune e prevede un dolore e bruciore immediato. Il punto interessato si gonfia e inizia a prudere. Questa reazione non è molto grave, al contrario di quella che coinvolge i soggetti allergici. Il veleno, in questo caso, può provocare orticaria, gonfiore, difficoltà respiratorie e, in casi molto gravi, shock anafilattico. Punture multiple possono causare un’intossicazione da veleno (nausea, febbre, dolore muscolare), anche quando il soggetto non è allergico.
Bisogna fare molto attenzione. Vespe e calabroni sono pericolosi, ma con i prodotti giusti puoi eliminarli in sicurezza e rimuovere i loro nidi.
Eliminare vespe e calabroni può essere difficile, ma non impossibile. Se non è presente un nido visibile, un punto di partenza può essere allontanarle eliminando le fonti di attrazione: contenitori della spazzatura, frutta caduta da alberi, profumi o creme molto dolci, cibo e bevande (le vespe sono attratte soprattutto da quelle zuccherate). Allontanare questi insetti, però, non ti assicura al 100% la loro assenza in futuro. Per eliminare vespe e calabroni sono necessari rimedi più diretti e sicuri, tra questi ci sono trappole e insetticidi.
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